Teatro

In & Off Catania – Gli spettacoli fino al 31 marzo

In & Off Catania – Gli spettacoli fino al 31 marzo

Drammaturgia contemporanea, improvvisazione, spettacoli off e numerosi eventi musicali di rilievo caratterizzeranno i teatri catanesi nella seconda metà di marzo

Due donne che ballanoTeatro Verga,
dal 16 al 23 marzo
(orario da cartellone)
Con Maria Paiato, Arianna Scommegna
Produzione Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano
Non risulta eccessivo definire ‘magistrale’ la prova d’interprete fornita da Maria Paiato (nella terna delle finaliste candidate al premio UBU 2016, per il presente lavoro) e Arianna Scommegna, sotto l’accorta guida dell’altrettanto talentuosa regista Veronica Cruciani, rispetto ad un testo drammaturgico contemporaneo solo in apparenza agevole. Prima produzione del Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano ( costituitosi nel gennaio 2015), il dialogo delinea in cinque momenti il complicato rapporto tra una donna anziana e la sua domestica, dall’iniziale apparente ostilità alla comune e drastica risoluzione finale. La forzata vicinanza infatti fa scoprire entrambe portatrici di una simile profonda sofferenza, entrambe poste ai margini dai casi della vita in una società indifferente ed anaffettiva: vite che vacillano, ‘ballano’, rischiando ogni momento di perdersi. Vite qualunque che si snodano in un contesto dove ogni elemento (scenografia, costumi, luci) contribuisce ad accrescere l’impressione di un livido grigiore quotidiano da cui sembra esclusa la speranza o anche soltanto il desiderio di un futuro migliore, una tetra prospettiva che non lascia scampo alle protagoniste.

MalanovaCentro Culture Zo di Catania,
domenica 12 marzo
Compagnia Sciaraprogetti per la rassegna Altre Scene Zo Centro Culture Contemporanee
Nel dialetto calabrese e in alcune varianti sicule, il termine ‘malanova’ indica la cattiva notizia e chi la divulga: in questa storia, purtroppo ispirata ad un fatto di cronaca verificatosi in un paesino dell’entroterra calabro, il nomignolo spregiativo diventa invece l’emblema della violenza omertosa messa in atto da un intero paese ai danni di un’innocente. Non esistono parole adatte a narrare l’orrore di una giovane ragazza seviziata dal branco e poi costretta al silenzio; e per questo, il monologo, svolto da un uomo immaginario che vuole davvero bene alla vittima, come nelle tragedie greche, narra la violenza solo di scorcio: quali storture sociali l’abbiano generata, che cosa ne sia derivato. Affinché non accada mai più.

Incontri. 14 passi nelle scrittureCentro Culture Zo di Catania,
domenica 26 marzo
Compagnia Stalker Teatro Spazio Oscena per la rassegna Altre Scene Zo Centro Culture Contemporanee.
Letteralmente, non è possibile fornire previsioni in merito al possibile svolgimento di questo spettacolo. Perché i suoi protagonisti -un irriverente collettivo di performers interattivi- non studiano sceneggiature, le ‘compongono’ ad ogni appuntamento insieme al pubblico, in un costante turbinoso ‘divenire’ metateatrale. Anagrammi da risolvere, haiku trascritti in forma incompiuta, oggetti scenici inconsueti di varia provenienza stimoleranno la collaborazione con gli spettatori all’insegna di una fantasiosa vena poetica: immaginazione alle estreme conseguenze, amicizia e solidarietà sono infatti i temi dominanti nei lavori di questo gruppo teatrale.

Il mago di Oz -Piccolo Teatro di Catania,
domenica 26 marzo,

di D. Carboni, da Frank Baum
Quando l’affarista e scrittore L. Frank Baum inaugurò con successo la saga delle storie ispirate ‘al fantastico mondo di Oz’ nel 1900, intento dichiarato di questo progetto editoriale era innovare lo stantio mondo dei racconti per ragazzi, spesso moralistici o stucchevoli. Al contrario, l’intonazione ideale di questo genere letterario sarebbe stata quella del fantasy incline al meraviglioso, ricco di avventure emozionanti senza significati ulteriori: ma, a ben vedere, proprio le vicende ideate da Baum, si sono prestate, nel tempo, alle più svariate interpretazioni politico-allegoriche, senza sottrarsi al canone dell’insegnamento edificante. Se ne trovano tracce, ad esempio, nei tre suggestivi personaggi dello spaventapasseri, dell’uomo dalla testa di latta e del leone codardo; dei quali, però, in questo allestimento, progettato appositamente per un pubblico di ragazzi dal regista D. Carboni, apprezzeremo piuttosto la capacità di far sorridere, insieme all’incanto fiabesco del tutto.

Mutu Teatro Stabile di Catania (sede ass. di Comiso),
venerdì 31 marzo ore 21
con Gaspare Balsamo e Aldo Rapè
‘Non vedere’, ‘non sentire’, e, soprattutto, ‘non parlare’: gli imperativi categorici dell’omertà mafiosa hanno segnato, sortendo effetti opposti, le vite antitetiche dei due fratelli Salvuccio e Saro -il primo prete, l’altro killer di professione- che si rincontrano dopo dieci anni. Il drammatico confronto, in cui le ragioni della legalità sostenute da Salvuccio sono continuamente rimbeccate dall’ammonizione del fratello a stare ‘mutu’, cioè zitto, rivelano un contesto sociale dominato dalla miseria morale prima ancora che intellettuale: dove il crimine alligna sull’ignoranza e il perpetuarsi di certi schemi impedisce di uscire dalla trappola. L’irrompere della storia, con il riferimento  alla vigliacca uccisione di padre Puglisi, chiude in un crescendo di grande lirismo questo lavoro molto apprezzato all’estero: già vincitore del premio della stampa come Miglior Spettacolo Straniero al Festival di Avignone 2012 e finalista all’Italian Theatre Festival di New York nel 2014, ‘Mutu’ testimonia che il coraggio di parlare, di dare un nome al male, è anche l’unico modo per sconfiggerlo.

Calore  -Scenario Pubblico Catania,
sabato 11 marzo e domenica 12 marzo

Compagnia Enzo Cosimi
Regia, coreografia, scena, costumi Enzo Cosimi
Progetto RIC. CI – Reconstruction Italian Contemporary Choreography (anni ’80/’90)
Un balletto che somiglia ad una maratona o ad un esercizio ginnico dai ritmi martellanti: questo è ‘calore’, coreografia con cui Enzo Cosimi debuttò nel 1982, proponendosi di ‘annusare una nuova aria’, per infondere nello spettatore ‘un senso di profonda serenità, di caldo, di calma relativa’. Il calore del titolo rimanda a quello materiale dei corpi in frenetico movimento, riferendosi pure, per metafora, a quel calore dell’animo, alla gioia pura che connota la prima giovinezza, e che si spera di poter protrarre per un indefinito futuro nell’estasi evocata dai passi di danza.

BoussoleScenario pubblico Catania,
sabato 25 marzo e domenica 26 marzo
Compagnia Giovanna Velardi
Coreografia e danza Léa Canu Ginoux e Giovanna Velardi
Marciare, camminare, resistere, riunirsi aiutandosi vicendevolmente, sono alcune delle azioni compiute dal corpo di ballo di questa prima assoluta, con cui si vuol rappresentare, in termini coreografici, il moto perpetuo dei popoli nel globo terrestre, alla ricerca di un’impossibile stabilità. Simili ad aghi di bussole impazzite, privi di un polo che li guidi, costoro procedono per oscillazioni dettate ora dai rintocchi di un metronomo, ora dallo struggente vibrato di un violino, entrambi utilizzati a scena aperta. Se però non è dato trovare requie, sospendere temporaneamente l’incessante cambiamento (di luoghi, idee, etc.), si possono comunque mitigare le sofferenze, costruendo qualcosa di positivo attraverso la somma delle singole esperienze, la collaborazione verso un comune intento.

Samuele Bersani -La fortuna che abbiamo Tour -Teatro Metropolitan,
lunedì 6 marzo

Arturo Brachetti -Solo -Teatro Metropolitan,
martedì 7 marzo

Vinicio Capossela -Ombra. Canzoni della cupa e altri spaventi -Teatro Metropolitan,
giovedì 9 marzo

Massimo Ranieri  Malìa -Teatro Metropolitan,
lunedì 13 marzo

Jesus Christ Superstar -Teatro Metropolitan,
da giovedì 23 a domenica 26 marzo

Approda anche a Catania questa pietra miliare del musical, nel ventennale della presente edizione.
 

Per conoscere tutti gli spettacoli in scena questa settimana - ELENCO COMPLETO.